Gli ISA sostituiscono gli studi di settore
A partire da quest’anno, gli Indici sintetici di affidabilità (ISA), sostituiranno i vecchi studi di settore. La novità è stata inserita nella manovra-bis attraverso un emendamento promosso dalla maggioranza e approvato dalla Commissione Bilancio di Montecitorio. L’obiettivo è di favorire una maggiore «osservanza degli obblighi fiscali» per lavoratori autonomi e imprese.
ISA (Indici sintetici di affidabilità): cosa sono
Gli indici ISA sono degli indicatori elementari tesi a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale, anche con riferimento a diverse basi imponibili. Sono elaborati con una metodologia basata su analisi di dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta. Esprimono su una scala da 1 a 10 il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente.
La metodologia
Imprese e professionisti potranno avere un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali attraverso una nuova metodologia statistico-economica che elaborerà i dati forniti dallo stesso contribuente quali ad esempio il settore economico in cui opera, le dimensioni, la localizzazione, le modalità di produzione impiegate.
L’Agenzia delle Entrate e gli ISA
L’Agenzia comunicherà al contribuente l’esito ottenuto dall’indicatore sintetico ISA, ivi comprese le componenti che sono risultate incoerenti. Sulla base di ciò, attribuirà al contribuente un punteggio da uno a dieci.
Tanto maggiore è il punteggio, tanto maggiore è il grado di affidabilità attribuito al contribuente dall’indicatore, e tanto più facile sarà, il suo accesso al regime premiale e ai vantaggi che il nuovo strumento assicura. Tra i vantaggi, ci saranno la riduzione dei tempi per ricevere i rimborsi fiscali, l’esclusione da alcuni tipi di accertamento e una riduzione dei termini di prescrizione, che tradotto significa, una diminuzione dei tempi per effettuare gli accertamenti fiscali sul soggetto.
L’obiettivo dei nuovi indicatori di affidabilità, pertanto, è quello di incentivare il dialogo tra i contribuenti ed il fisico, e favorire l’adempimento spontaneo, da parte di imprese e professionisti, al fine di migliorare la loro affidabilità fiscale.
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