28 Novembre 2016 in fisco e contabilità

Eredità e cartelle esattoriali

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Cartelle esattoriali in eredità accettate con beneficio d’inventario

E’ di qualche giorno fa una nuova sentenza emessa dalla Corte di Cassazione. Stabilisce come comportarsi in presenza di eredità comprensiva di cartelle esattoriali. E’ il caso in cui l’erede abbia accettato il patrimonio del de cuius con beneficio di inventario. La Corte ha stabilito che è la Commissione tributaria a determinare se, e in quale misura, l’obbligazione tributaria viene a gravare sull’erede limitatamente al patrimonio ereditato.

Chi accetta l’eredità con beneficio di inventario può vedersi dunque consegnare a casa le cartelle di pagamento o avvisi di accertamento esecutivi precedentemente in capo al de cuius. La differenza, però, è che, in questo caso, l’erede risponde del debito tributario solo entro i limiti di quanto ha ricevuto dal parente deceduto e non con tutto il suo patrimonio come invece accade a chi accetta l’eredità in modo puro e semplice.

Il principio secondo cui chi accetta l’eredità con beneficio di inventario è erede, è dettato dall’art. 490, primo comma, c.c.: l’unica differenza, rispetto all’accettazione pura e semplice, è che il patrimonio del defunto è tenuto distinto dal quello dell’erede.

Il fatto

La vicenda nasce dall’impugnazione di una cartella di pagamento relativa al debito di un soggetto defunto e notificata a un erede, il quale aveva accettato l’eredità con beneficio d’inventario. In prima battuta la Commissione tributaria aveva dato ragione all’erede e decretato l’annullamento della cartella esattoriale. Tale sentenza era stata impugnata dall’Agenzia delle Entrate.

Le conclusioni

In conclusione, laddove un erede accetti con beneficio d’inventario un patrimonio in eredità gravato da cartelle esattoriali, queste non devono essere annullate interamente e a prescindere. Se così fosse, significherebbe abbattere l’obbligazione tributaria. La misura dell’obbligazione tributaria a carico dell’erede necessita invece di essere determinata, con una valutazione estesa all’intero patrimonio ereditario. Spetterà al giudice tributario stabilire se e quanto sia dovuto dall’erede all’Agenzia delle Entrate.

 

vedi anche: art. 490 Codice Civile

sentenza della Corte di Cassazione n. 23019/16

 

 




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